
Psicoterapia e Consulenza
ogni 7/15 giorni
I primi tre incontri ci serviranno per la fase di valutazione, attraverso cui, arriveremo ad una diagnosi iniziale del problema e si procede ad una proposta di presa in carico.
Sempre in questa fase procederemo alla definizione del contratto terapeutico, che prevede gli obiettivi del cambiamento (ovvero le aspettative sulla terapia) che concorderemo insieme.
ogni 15 giorni
Le sedute vengono condotte da una coppia di terapeuti (coterapia).
Il percorso è dedicato a tutte quelle coppie che vivono un periodo critico o di confusione nel proprio rapporto e che desiderino essere aiutate a comprenderne i significati, per poter essere in grado di fare scelte più mature relativamente al proprio futuro.
Allo stesso tempo, può essere utile durante o dopo una separazione coniugale, affinché la coppia in crisi possa trovare un migliore assetto sia personale che relazionale, in particolare rispetto ad una gestione più responsabile dei figli, ed equilibrata, rispetto al proprio futuro individuale e familiare.
ogni 15 giorni
Il percorso prevede la presenza di tutti i componenti della famiglia e le sedute vengono condotte da una coppia di terapeuti (coterapia).
Le problematiche che necessitano di una terapia familiare possono avere origini diverse, dalla conflittualità nella coppia, l'arrivo di un bambino oppure situazioni traumatiche passate o presenti vissute da uno dei suoi membri.
Durante gli incontri familiari, ognuno potrà esporre liberamente i motivi del proprio disagio e verrà concordato un obiettivo che risulti chiaro e concreto. Per riuscire a realizzare una buona terapia familiare è indispensabile il contributo di ciascuno dei componenti.
EMDR
(Eye Movement Desensitization and Reprocessing)
Utilizzato in origine per elaborare ricordi traumatici legati a singoli eventi critici (calamità naturali, incidenti, traumi da guerra) si è integrato nella psicoterapia per curare sintomi che sono quasi sempre legati alle esperienze sfavorevoli di vita. Oggi è considerato il trattamento evidence-based per il DPTS (Disturbo da Stress Post Traumatico), validato da più ricerche e pubblicazioni di qualunque altra psicoterapia nel campo del trauma.
L’EMDR usa i movimenti oculari, attraverso una stimolazione bilaterale alternata destra/sinistra, per facilitare e accelerare la desensibilizzazione e l’elaborazione di eventi traumatici disturbanti. Riattiva il processo naturale di rielaborazione dell’informazione che risulta essere bloccato o inibito negli individui traumatizzati.
Accade quindi che i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico perdono la loro carica emotiva negativa; l’immagine traumatica cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi si riducono e le emozioni e le sensazioni fisiche negative perdono di intensità.


Valutazione DSA
È un ciclo di incontri durante i quali si indaga con test e colloqui con il bambino e la sua famiglia. Si svolge nel seguente modo:
1. Nel primo colloquio si raccoglie l’anamnesi e alcuni elementi della storia personale e scolastica del bambino. Solitamente si chiede ai genitori di portare con sé i quaderni del bambino, per svolgere le prime osservazioni. Se necessario, vengono consegnati alcuni questionari relativi al comportamento.
2. Successivamente i genitori vengono inviati con il bambino dal Neuropsichiatra Infantile, il quale, valuta eventuali problematiche neurologiche.
3. I successivi incontri si svolgono con il bambino, dove saranno somministrati test di intelligenza, di lettura, scrittura e calcolo, e se necessario altre prove neuropsicologiche per le funzioni esecutive, di attenzione e memoria. Vengono selezionati in modo che il colloquio non risulti troppo gravoso per il bambino. Allo stesso modo le tempistiche dei colloqui vengono stabilite a seconda del singolo caso, in base all’età e al livello di concentrazione e motivazione del bambino. Se necessario, il bambino viene inviato anche al logopedista per la valutazione del linguaggio.
4. Al termine della valutazione, si integrano i dati emersi dai colloqui e dai test e si redige la relazione di valutazione diagnostica, che viene consegnata ai genitori nell’ultimo colloquio, di restituzione.
